Fautrici è una rassegna di teatro di comunità pensata per trattare tematiche legate al femminile e parlare delle donne non solo come madri ma come lavoratrici, ideatrici di opere e anche di nuovi ruoli sociali. A seguito della rassegna, sono emerse alcune idee:
- Oggi la donna non vive più la sua maternità solo all’interno delle mura domestiche ma anche all’esterno in ambiti variegati.
- È una lenta rivoluzione che porta a modellare gli schemi passati e le percezioni esistenti al fine di poter ribaltare giudizi prefissati.
- Nel contemporaneo le donne non sono più vincolate ad essere solo madri e casalinghe ma l’organizzazione che ne consegue per incastrare le molteplici funzioni sociali è fitta e non poco complessa.
- Un tempo c’era una comunità di affetti che aiutava le giovani madri a vivere questa esperienza con una rete di legami che potessero alleggerire il carico emotivo. Oggi la struttura della famiglia è cambiata e ci ritroviamo a riscoprire nuovi aiuti per poter affrontare impegni e desideri.
Incursioni al giardino Santa Marta
Nei mesi precedenti la rassegna, Legàmi ha realizzato alcune “incursioni” al giardino Santa Marta. Si è trattato di micro-performance legate al tema del femminile, delle radici e della memoria corporale. L’intento era parlare dell’ importanza delle proprie radici come unica possibilità di ritrovare se stessi e mantenere un contatto profondo con la propria storia di vita, accettandola e trasformandola in un risorsa e non in una condanna.
Radici
La rassegna è stata la fase conclusiva di un percorso durato tutta l ‘estate, durante la quale abbiamo realizzato momenti performativi al giardino Santa Marta e uno spettacolo dal nome Radici che ha coinvolto attivamente la cittadinanza. Radici è andata in scena il 20 giugno con la partecipazione di 10 attori e di un pubblico molto numeroso che ha accolto un lavoro itinerante di teatro fisico esito del percorso laboratoriale Forme, orme e nuovi sguardi.
Per 3 giornate a giugno (6-13-20) abbiamo portato il nostro laboratorio di teatro fisico negli spazi del giardino Santa Marta per restituire il nostro lavoro di ricerca teatrale, coinvolgere il pubblico come protagonista e raccogliere nuovi spunti riflessivi.
F-autrici
Questi spunti sono poi confluiti nella rassegna autunnale F-AUTRICI che si è svolta all’aperto nel giardino Lavinia Fontana in via del Piombo 5, luogo che ospita la sede dell’Associazione Orlando e il Centro di Documentazione Donne di Bologna, immerso nella vita universitaria. Per questo, “F-Autrici – Rassegna di Teatro e Comunità” si è rivolta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione a studenti e studentesse universitari e giovani under 35.
I frequentatori del parco, che sono soprattutto mamme con bambini che accedono all’ aerea parco giochi, hanno potuto partecipare al workshop di teatro danza gratuito “mARTErnita”. Il mini laboratorio ha visto coinvolte 5 mamme e tutrici assieme ai loro bambini per un’ora di gioco e creatività grazie al linguaggio del teatro fisico. Gli abitanti del Quartiere e non solo hanno avuto l’occasione di vedere tre spettacoli:
Ricordamelo
Performance per attrici e marionetta corporea
Di Compagnia LegÀmi
Con Anna De Battisti, Giorgia Nason e la marionetta Dora
Un’incursione performativa tragicomica per condividere esperienze individuali e collettive e riflettere insieme sul tema della memoria.
Dora è una donna anziana che vive sola, con una signora che la aiuta, come tante nonne. I suoi ricordi emergono da un baule, ma sono difficili da dipanare, si confondono, si annebbiano; fanno intravedere una storia di affetti consumati, stanchezze, ma anche possibili riscatti d’amore.
JUKE BOX AL FEMMINILE
Spettacolo di teatro fisico e d’autore
Di Compagnia LegÀmi e Compagnia Fucine Luciano Edera
Con Mariagrazia Bazzicalupo e Ilaria Weiss, regia Gabryel Kool e Mariagrazia Bazzicalupo, drammaturgia Gabryel Kool e Ilaria Weiss.
“Mi domando cosa succederebbe se si parlasse di tutto questo…”. Due donne diverse, due percorsi, due idee di vita opposti. M. è diventata madre a 41 anni. I. non vuole avere bambini. M. vuole raccontare luci e ombre di questo evento tanto atteso. I. è stanca di dover giustificare al mondo le sue scelte.
“Ti diranno di non urlare”
“Io ti dico che puoi essere te stessa”.
LOCO
Spettacolo di danza contemporanea
Con Marta G. Tabacco e Martina Platania, voce fuori campo Mariagrazia Bazzicalupo, co-regia Marta G. Tabacco e Mariagrazia Bazzicalupo
Per qualcuno cambiare casa è complesso, necessita di tempo prima, durante e dopo il cambiamento stesso; per altri è veloce, leggero. Non sempre però mattoni e tetto danno la dimensione di casa.
Quadri pittorici danzati e raccontati accompagnano lo spettatore in un viaggio alla scoperta di cosa significa “sentirSi a casa”, oltre le mura e verso un luogo degli affetti.
Il pubblico è stato molto partecipe e ha dato feedback positivi rispetto alle performance, definendole suggestive e toccanti. Il giardino si è trasformato a tutti gli effetti in un piccolo teatro a cielo aperto.